di Giorgio di Perna e Simone Nardone
Passioni e competenze non servono molto se non si tramandano alle nuove generazioni. È con questa idea che, due anni fa, abbiamo approfondito la storia dei partiti politici, pubblicando il volume “I partiti nella Repubblica – Storia di idee e uomini dal 1946 al 2016”. Oggi, lo stimolo che ci porta ad investire del tempo prezioso per promuovere la nostra idea di cultura politica, è sempre lo stesso.
Anche in questa primavera l’AssociAzione di Cultura Politica “Obiettivo Comune”, come lo scorso anno, sta incontrando gruppi di giovani studenti delle scuole superiori del comprensorio. Appuntamenti in cui, a partire dall’approfondimento dell’attuale situazione politica nazionale, si parla di tutto ciò che è Politica.
In un tempo in cui le istituzioni vengono maggiormente messe sotto scacco, screditate e attaccate in ogni modo, torniamo a parlare di repubblica, democrazia, politica e partiti nel luogo dove ormai se ne parla sempre meno: la scuola che rappresenta, come ci mostrano le recenti immagini dei media, lo specchio di una società che ‘arranca’, vive una crisi economica, sociale, culturale ed educativa.
La scuola è uno dei principali luoghi di formazione, dove vengono preparati i cittadini a cui, in un futuro prossimo, probabilmente affideremo la guida della nostra comunità. Non si può più evitare, quindi, di parlare di politica e di partiti come cuore del processo democratico nelle scuole. Bisognerebbe farlo con la sensibilità di non scandalizzarsi quando qualcuno la descrive, in termini qualunquisti, come “sporca”, come “quelli sono tutti ladri” e come “loro stanno bene perché noi stiamo peggio”; bisognerebbe farlo senza pensare di avere la verità assoluta che, come sappiamo bene, in politica non è posseduta da nessuno: ognuno ha la propria idea ed ideologia, le quali rappresentano una parte di qualcosa; bisognerebbe farlo con la doverosa gratitudine verso le tante donne e uomini che si sono spesi per regalarci un Paese che, con tutte le sue difficoltà e i suoi limiti, oggi ci rende liberi. Liberi di poterci esprimere, liberi di studiare, liberi di partire e persino di criticare chi – tutti indistintamente – si assumono la responsabilità di amministrarci.
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One Reply to “Torniamo a parlare di politica nelle scuole”
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Un’ottima iniziativa. Di cui ogni Dirigenza Scolastica dovrebbe interessarsi.
Troppo spesso sono le sensibilità dei singoli a permetterne la realizzazione.
Invece dovrebbe essere questo il percorso da intraprendere, ad ogni livello di istruzione.